Chiamaci al 342 0977891 siamo attivi 7 su 7

6 – Il binario a bassa velocità nell’Assistenza Domiciliare a Milano

assistenza domiciliare milano binario lento

Introduzione

La problematica di Assistenza e cura degli Anziani presa in esame è complessa e cerca di far emergere alcune criticità che molte famiglie affrontano quando intendono attivarsi autonomamente. In questa fattispecie i familiari si preparano per tempo e intraprendono in prima persona le misure ritenute necessarie a trovare una soluzione domiciliare nell’Assistenza di un proprio caro. Pertanto, nel binario a bassa velocità è di solito ricompreso un lavoro di pianificazione e progettazione dei familiari per diversi mesi, con l’obiettivo di trovare le informazioni e le soluzioni disponibili. Purtroppo, spesso accade frequentemente che questo progetto di aiuto si areni, di fronte ad una situazione in cui il familiare da aiutare è poco collaborativo, e i vari tentativi volti ad inserire una Badante diventano fallimentari. 

Il Caso di Assistenza Domiciliare Anziani Milano di Elio

Elio ha più di 76 anni e vive con sua moglie a Milano. Diversi anni fa Elio è stato colpito da due ischemie ravvicinate che l’hanno parzialmente limitato a livello motorio. Con il passare degli anni ha perso forza nelle gambe e muovendosi di meno è aumentato di peso. La moglie negli ultimi anni si è presa totalmente cura di lui con grande dedizione ma la sua età avanzata e la mancanza di competenza in materia, sta lentamente ma inesorabilmente peggiorando la qualità di vita dell’intero nucleo familiare. Il figlio che lavora lontano da Milano e che cerca ogni qualvolta di andarli a trovare, si rende conto da circa un anno che la situazione non è più sostenibile e sta cercando di trovare la migliore tipologia di aiuto esterno che il contesto può offrire.

La prima Incognita: per quanto tempo l’equilibrio precario durerà?

Ogni volta che il figlio va a trovare i propri genitori nota che il padre ha bisogno sempre di più di un aiuto e supporto nella quotidianità, e che la madre è molto affaticata nel dover gestire da sola la casa e il marito. I segnali sono evidenti e il figlio è seriamente preoccupato. 

  • Le 2 ipotesi pensate dal figlio 

Dopo diverse ricerche su Internet e consigli tra conoscenti e amici, il figlio ipotizza due soluzioni:

  • la prima è quella di ingaggiare una Badante Part Time, che possa aiutare il padre e dare un supporto anche alla mamma nel sistemare la casa;
  • la seconda soluzione è l’assunzione di una Colf, che si dedichi esclusivamente alle faccende domestiche, lasciando alla madre la cura del padre. 

I due tentativi del Figlio

Nonostante le naturali e comprensibili divergenze di vedute con la madre, che non intende saperne di avere un aiuto esterno, il figlio decide per la scelta della Colf e la presenta ai propri genitori. Inizialmente l’idea è di farle fare poche ore a settimana e successivamente di incrementare il monte ore, lasciando il tempo alla madre per accettarla ed i qualche modo integrarla in casa. Dopo la prima settimana però, la Colf decide di licenziarsi. Il figlio ritenta allora dopo due settimane, provando la soluzione di una Badante che ha faticosamente cercato e selezionato attraverso le sue reti sociali, ma la madre dopo averla conosciuta, blocca ogni spiraglio di una possibile collaborazione.

La seconda Incognita: Il boicottaggio della madre ad ogni tentativo di Assistenza Domiciliare

Ogni volta che il figlio ha provato a trovare soluzioni valide, concrete e ponderate, la madre ha deliberatamente bloccato ogni possibilità di cure e aiuto verso di lei e il marito.

Conclusione/Debriefing/Soluzioni

L’analisi del caso in questione presenta 2 incognite che chi si trova a gestire l’assistenza domiciliare anziani deve necessariamente affrontare. Da un lato, un rischio sempre maggiore che le condizioni di salute già precarie, possano “precipitare” da un momento all’altro; dall’altro, l’ostruzione dei genitori a facilitare il processo di cambiamento proposto, che rappresenta il loro vero e proprio progetto di Assistenza e Cura. Il figlio ritiene di aver mostrato lucidità e attitudine al problem solving nell’individuare le soluzioni proposte alla famiglia. Entrambe le soluzioni prevedevano un impegno part time della professionista per dare modo alla madre di accettare questo cambiamento e renderlo il meno invasivo possibile.

Le criticità emerse

In questa situazione si sono presentate diverse problematiche tutte intrecciate tra loro, e il complesso quadro che ne è conseguito risulta contraddistinto da: 

  1. Un anziano non autosufficiente che ha necessità di un progetto di cure strutturato; 
  2. Un carico di lavoro eccessivamente duro per una donna anziana;
  3. Una decisa opposizione al cambiamento da parte dell’anziana ancora autosufficiente, ma spesso in difficoltà nell’accudire il coniuge;
  4. Un progressivo peggioramento della qualità di vita dell’intero nucleo familiare;
  5. La frustrazione e la preoccupazione del figlio che nonostante l’impegno e il tempo dedicato al progetto di cura, non è riuscito a trovare una soluzione che renda tutti i soggetti soddisfatti.

Soluzioni:

Un contesto del genere, denominato “Binario a bassa velocità”, necessita l’intervento di un attore esterno che sblocchi una situazione logorata dalla persistenza di diversi problemi ormai da mesi. Serve in questi casi riprendere in mano da capo il progetto di assistenza, e porsi come obiettivo la ricerca dell’elemento in grado di far scaturire il cambiamento all’interno del nucleo familiare. Ovviamente l’esempio riportato è una semplificazione della realtà di molte famiglie, in cui il cambiamento proposto con l’inserimento di un collaboratore domestico spaventa gli anziani perché rompe equilibri e routine da anni consolidate. 

In questi casi la nostra Agenzia di Badanti Assistenza con cura si inserisce nella dinamica figli e genitori, mettendo le proprie competenze a servizio dell’interazione fra le parti. Far emergere le paure e i timori di ciò che non si conosce, ed accogliere senza pregiudizi i diversi punti di vista, riteniamo sia il modo migliore di accompagnare tutto il nucleo familiare attraverso la risoluzione delle problematiche. In questo caso, la nostra Agenzia di Badanti Milano avrà inizialmente un ruolo di mediazione fra il figlio e la madre, e quindi di facilitatore nei confronti del processo di cambiamento proposto con il progetto di cura.

Appare del tutto evidente, infatti, che la gestione di un Progetto di Assistenza Domiciliare Anziani a Milano richieda un approccio su misura, totalmente orientato alla consulenza e fuori dagli standard.

La complessità e specificità di ciascun progetto di Assistenza Domiciliare non può e non deve portare ad un approccio che semplifica le cose (come spesso accade). Chi propone l’inserimento di una badante dopo una semplice telefonata, senza i dovuti incontri preliminari con l’assistito e tutta la sua cerchia degli affetti, pensiamo stia vendendo un mero servizio sul mercato, anziché trovare una soluzione ai problemi delle persone su misura e sostenibile nel tempo.

 

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO

Assistenza Con Cura
la Qualità su Misura

Se desideri una soluzione semplice, sostenibile e pensata su misura per soddisfare i bisogni del tuo caro. Ti offriamo competenza ed esperienza.