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2 – Consigli prima di attivare un servizio di Assistenza Anziani a Milano

Part. 3 5 consigli per l'Assistenza Anziani a Milano e Provincia

Capita a tutti nel corso della vita di dover far fronte a delle situazioni familiari che con le nostre sole forze non riusciamo a gestire. Un genitore che perde parzialmente autonomia o lucidità, un familiare malato o disabile o più semplicemente tra i mille impegni quotidiani in una Milano frenetica, serve un aiuto in casa. Proviamo a gestire il tutto con il massimo impegno ma ci rendiamo conto che con il passare delle settimane, le forze vengono a mancare e che tutte le altre sfere della nostra vita vengono fortemente condizionate.

In queste situazioni dobbiamo trovare soluzioni pratiche e rapide che possono aiutarci a gestire la quotidianità, soluzioni che riguardano l’Assistenza Domiciliare. Prima di individuare soluzioni di eventuali Colf per la pulizia di casa, di una badante ad ore o di una badante convivente o valutare soluzione in ricovero in struttura come le RSA; è fondamentale fare 5 step che renderanno le nostre scelte più efficaci e consapevoli per noi e i nostri cari; magari facendoci risparmiare qualche soldino in più. Sono consigli semplici forse banali ma concreti e funzionali.

Liberarsi del Senso di Colpa e farsi aiutare

In passato c’era la famiglia allargata, c’era il vicino di casa, c’era la comunità della via, del quartiere, del paesino che ti garantiva assistenza ma oggi è ancora così? In una grande città come Milano si conoscono i propri vicini di casa? Esiste ancora il senso di far parte di una comunità?     

Il primo consiglio è di liberarci da ogni senso di colpa se non riusciamo a farcela da soli e pensare che chiedere supporto e aiuto è il modo più responsabile ed efficace per fare il bene dei nostri cari.

Medico di Base

Per comprendere al meglio i bisogni reali della persona che vogliamo assistere è certamente fondamentale interpellare il medico di medicina generale, più comunemente chiamato medico di base. Probabilmente conosce già la situazione pregressa, eventuali criticità della patologia o i bisogni che un anziano non autosufficiente ha ma che fatica ad esprimere. Qualora non l’avesse seguito precedentemente ha comunque tutti gli strumenti per comprendere eventuali scenari evolutivi futuri, indirizzarvi da un fisiatra, da uno specialista o un centro specializzato. I dottori di medicina generale sono i primi professionisti che possono offrirvi una consulenza di altissimo livello e indirizzarvi sulla giusta strada utilizzando il servizio sanitario nazionale ed eventualmente offrirvi dei servizi appartenenti all’ADI cioè all’Assistenza Domiciliare Integrata che potrebbe garantirvi un percorso definito e strutturato di cure infermieristiche e riabilitative del tutto gratuite.

Servizi Sociali di Zona o Comunali

Il terzo passaggio è di rivolgersi ai servizi sociali del territorio o di zona. Vi sono degli sportelli informativi per anziani, disabili con associati dei servizi. Spesso vi sono delle operatrici o delle assistenti sociali che possono incontrarvi e fornirvi utili informazioni, proporvi dei servizi o mettervi in lista d’attesa per accedervi in una fase successiva. La loro competenza nel conoscere il territorio, i servizi erogabili e le varie strutture può essere una chiave di svolta. Ovviamente le risorse a volte non sono illimitate, vi sono delle priorità nelle liste d’attesa a seconda della gravità della situazione e della disponibilità economica dell’assistito. Per approfondimenti ti rimandiamo all’articolo Servizi Assistenza Anziani Comune di Milano (in via di pubblicazione).

Confrontarsi con la rete parentale e amicale per disponibilità e risorse 

Il quarto step è di confrontarsi con i parenti e amici dell’assistito per condividere con loro le esigenze del nostro caro e far emergere da parte di tutti, le disponibilità di tempo che ognuno è disposto a condividere, le risorse economiche che ognuno può elargire ed eventuali idee, soluzioni, contatti che potrebbero essere utili alla causa. 

Può essere anche complesso perché le storie familiari non sono sempre semplici ma sedersi attorno ad un tavolo fra figli, cugini e amici dell’assistito può garantire un progetto di cura di altissimo livello. Provare a riorganizzare il proprio tempo intorno alle esigenze del nostro caro ha un grandissimo valore. Sulla base di quanto emergerà da questo incontro si pianificheranno le scelte future.

Cercare ed informarsi sui servizi presenti sul territorio

Il quinto step è di attivarsi sul territorio è cercare utili informazioni ed eventuali servizi anche tramite il passaparola o utilizzando google maps per capire i servizi territoriali più vicini a casa dell’assistito. Andare in parrocchia, rivolgersi al farmacista di fiducia, chiedere a delle associazioni, cercare un’agenzia di badanti o un centro ricreativo per anziani, sono tutti dei passaggi che non costano nulla e possono fornirvi delle soluzioni.

Conclusione:

Le informazioni raccolte e le disponibilità di tempo e risorse emerse dovranno essere integrate con le soluzioni trovate. Le domande a cui dare risposta dovranno essere:

  • Capire se il nostro familiare può essere gestito in casa o in struttura
  • Se sarà gestito in casa l’individuazione di una figura di Assistente Familiare
  • Della Badante o colf o altra figura definire il monte ore settimanale 
  • Della Badante o colf individuare il costo mensile
  • Le disponibilità di tempo della rete familiare e amicale per dedicarsi al proprio caro nei giorni in cui l’Assistente Familiare non lavora, è in ferie oppure è malata

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